Ginevra – Berna 172 km 4 1/2 ore
Piove, governo ladro, e come sempre alla partenza, dopo la suntuosa colazione al Geneva HI, perdo parecchio tempo per infilarmi l’antipioggia ed i guantini impermeabili. Sono ormai le 9 quando mi infilo nella lentissima colonna che avanza verso Losanna (mai più di 50-60 kmh) ma per fortuna la pioggia da forte diventa leggera ed a tratti scompare anche.
Il paesaggio è veramente bello, con tanti paesini affacciati sul lago di Ginevra e diversi porticcioli: si vede che deve essere un turismo di alto livello e tutto è ordinato e lindo (che diamine, come deve essere in Svizzera, nooo ..).
Dopo Losanna abbandono il lungo lago e la strada diventa molto più veloce; colline verdi, farm, ancora qualche rado paese; improvvisamente sulla mia sinistra, una cinquantina di km da Berna vedo una cosa che dire inusuale è ancora poco: un40-50 bisonti con almeno una ventina di vitellini. Bisonti? in Svizzera? Io sapevo che gli ultimi bisonti europei rimasti erano quelli della foresta di Bialowieza tra Polonia e Bielorussia ed invece me ne trovo un piccolo branco anche qui in Svizzera. Mah ..
Arrivo in Sandrainstrasse, 15 a Berna che sono ormai le 13 e vengo accolto da Anton, il fratello di Barbara Hofmann, fondatrice di ASEM, organizzazione con sede anche a Padova che si occupa di crianca-gioventù in Mozambico (a Vilankulos, a Beira – che è anche gemellata con Padova-, a Gorongosa) con scuole materne, scuole elementari e medie, centri di avviamento al lavoro, gruppi artistici e sportivi. Anton è il Presidente di ASEM Svizzera ed è un amabile intrattenitore (ci parliamo in parte in italiano, parte in spagnolo, parte in inglese, un casin insomma .. he he he ..) e durante il tempo con Lui abbiamo anche modo di collegarci con video in Italia con alcuni dei soci: Giovanni, Lorella, Andrea, Stefania con grande gioia da parte di tutti.
Nel frattempo le cose qui sono peggiorate (ma ho sentito anche in Germania e Belgio) ed il fiume Aar che attraversa la città si è innalzato pericolosamente, facendo chiudere le strade e gli alberghi affacciati sul lungofiume e rendendo difficoltosa la circolazione; è anche ricominciato a piovere copiosamente ed è sotto un bel pò d’acqua che devo rimediare un ostello nella parte alta della città: l’Hostel // sirivelerà un’ottima scelta.
In serata cena in un locale tipico del centro storico (l’Alker restaurante dove magio un piatto tipico bernese dal nome impronunciabile per me, accompagnato da una buona birra) e lunga passeggiata con Anton che mi fa da cicerone tra stradine piene di locali, palazzi governativi, giardini della curia e ponti sull’Aar dai quali vediamo veramente la situazione critica che si sta creando.
Speriamo bene dai; oggi vado a Friburgo in Brisgovia (D) dove domani ho incontro per il gemellaggio con Padova.
Dai che sta andando bene. L’imprevisto del cambio itinerario lo stai affrontando al meglio e la moto va che è un piacere. Mi piacerebbe vedere più foto… Attenzione che il maltempo sta facendo gravi danni e molti morti in Germania.
Io continuo a seguirti e ti auguro buon viaggio. Vai!