Diario del 13.08
Sibiu – Belgrado 423 km 6 ore
Mi alzo presto per far colazione nell’appartamento di Stefania: quando andrò a fare il tampone dovrò essere a digiuno e quindi alle 6.30 ho già bevuto una bella tazza di caffelatte e mangiato una brioche all’albicocca. Adesso devo solo aspettare che arrivi Stefania e caricare tutto sulla moto per andare insieme al centro che fa i tamponi rapidi.
Quando arriviamo c’è già un sacco di gente che aspetta e dobbiamo metterci in coda; passeranno quasi due ore prima di riuscire a fare il tampone ed avere l’esito (per fortuna, ma vorrei dire ovviamente, negativo). Saluti e abbracci con Stefania e poi via verso Belgrado.
La prima parte è tutta una autostrada non a pagamento e le balle di sonno che mi colgono mi fanno ben pensare di fare diverse pause nelle piazzole lungo la strada.
L’ ultima parte di Romania prima della frontiera è invece su una bella e stretta strada che attraversa diversi paesini: architettura povera solita con i tetti belli spioventi sui 4 lati e le immancabili cicogne sui pali della luce.
Gli ultimi 20 km prima della frontiera li percorro in assoluta solitudine, qualche rara auto in senso contrario (dalla Serbia alla Romania) ma nella mia direzione sono assolutamente solo; sono un po’ preoccupato perché con i serbi non si sa mai ed il fatto che siano l’unica nazione che invece del Green Pass chieda ancora il tampone mi preoccupa: come ho detto ieri sera SPEREMO BEN ..
Alla frontiera romena ancora una auto davanti a me ma dopo un minuto finisce le operazioni e mi avvicino allo sportello:giovane ragazza sorridente, controllo passaporto e libretto moto al computer e poi mi fa segno di andare, si e no un minuto. Mi avvio col casco sottobraccio alla frontiera serba (tensione a mille!!) e .. non ho nessuno davanti; allo sportello il doganiere in divisa e capelli brizzolati mi fa togliere gli occhiali da sole, controlla la foto sul passaporto, controlla il libretto della moto e .. mi fa segno di andare!!
Insomma, niente green pass, niente tampone, niente assicurazione sanitaria: in 5 minuti ho fatto due frontiere (record!!) e sono libero di correre in territorio serbo .. iuuuuu.
Arrivo verso le 16 a Belgrado (ricordo naturalmente che in Serbia c’è un’ora in meno che nell’est europeo) ed in pochi minuti sono sul LungoDanubio dove sono ormeggiate diverse House Boat trasformate in Ostello; l’ ArkaBarca Floating è proprio bellino e la terrazza affacciata sulle acque (sicuramente non Blu ..) da un senso di tranquillità e serenità. Ho fatto una bella scelta, qualche euro in più ma anche qualcosa di particolare che avevo già provato, su una houseboat sul lago Dal a Srinagar, nel viaggio verso il Ladakh
Domani arrivo in Bosnia i Herzegovina e spero sempre bene per la frontiera.
Ciao ciao.