Diario del 15.08 Ferragosto
Sarajevo – Mostar – Kotor (Cattaro) 326 km 7 ore
Alle 7 la ragazza che da il cambio a Stefan viene ad aprirmi la porta del garage e posso attraversare una Sarajevo quasi deserta in questa domenica di ferragosto 2021. Il cielo è bello limpido ed il caldo si fa subito sentire.
Sono solo 130 km fino a Mostar e filano anche via veloci, su una bella strada con traffico neanche tanto sostenuto. Parcheggio sulla strada alta della cittadina e con pochi gradini sono sulla via delle botteghe, dei negozietti, dei souvenir a pochi metri dal celebre ponte che rappresentava (e forse anche adesso in parte rappresenta) l’unione fra le comunità che per secoli avevano convissuto insieme, spesso anche sposandosi tra di loro: mussulmani, ortodossi, cattolici, ebrei. Poi è arrivata la Guerra dei Balcani del ’92 e molto è cambiato.
Il ponte è stato bombardato ma ora è completamente ricostruito uguale all’originale ed è veramente un elemento originale in un contesto architettonico carico di suggestioni.
Scatto tante ma tante foto e poi riparto verso sud in direzione della frontiera col Montenegro; la strada è bella e addirittura costeggia per un bel tratto un torrente dalle acque limpidissime: mi fermo e metto i piedi a bagno per un pò di sollievo dal caldo.
In frontiera stavolta c’è solo da fare la fila sotto il sole cocente (molto più corta dell’ entrata, però ..) mentre le formalità si riducono ad un solo sportello, con i due doganieri, il bosniaco ed il montenegrino, che siedono uno di fronte all’altro e si passano i documenti senza proferir parola. Pochi secondi e posso ripartire.
Sono in una zona di montagna ma quello che sorprende subito è la scarsa visibilità ed un certo odore particolare, odore che non capisco subito ma che mi è chiaro appena superata un’altura: fuoco. Gran parte delle colline e delle montagne stanno andando a fuoco e le fiamme arrivano in diversi punti a lambire la strada. Continuo così per almeno 30-40 km, incontrando anche 2 squadre di pompieri che sembrano impotenti di fronte alla vastità del fronte dell’incendio.
Per fortuna verso il fiordo le cose migliorano e posso scendere fino al mare per una ripida, stretta, meravigliosa stradina secondaria; altri 17 km costeggiando le bellissime sponde delle Bocche di Cattaro e sono a Kotor, cittadina dove mi fermerò per 2 giorni.
Ma di Kotor Vi parlerò domani ..
Ciao ciao.