Diario del 24.09
Saranda – Durazzo 253 5 ore
Lascio Saranda senza rimpianti; non era quello che mi aspettavo e sono rimasto deluso: traffico caotico e senza rispetto delle regole. sporcizia dappertutto, criterio urbanistico selvaggio, tanta maleducazione.
Se mi capiterà di arrivare ancora qui me ne andrò di filato a Corfù che invece è stata una piacevole sorpresa per la bellezza e per l’essere ancora al naturale .. oltre ad avere un’acqua fantasmagorica!!
Metà di giornata è Durazzo, il principale porto albanese sulla tratta per Bari ma lungo la strada non posso non fermarmi ad Argirocastro, il Castello d’ Argento appunto, un piccolo pezzo di impero ottomano a pochi km dalla potenza veneziana. Argirocastro è adesso una cittadina sede di Prefettura di circa 30.000 abitanti, situato su una collina di circa 300 mt sormontata dal castello. E’ città antica e capoluogo della minoranza greca d’Albania.
La visita a piedi non porta via tanto tempo; particolari sono le case di stampo ottomano con i tetti ancora adesso di “scandole” di pietra; poi il castello, la cui prima edificazione risale probabilmente al XII° secolo e che con ampliamenti successivi è ora arricchito di 5 torri; infine il Pazar (bazar) , insieme di vicoli lastricati in salita su cui si affacciano diversi negozi e negozietti: da uno di questi un barbiere bello in carne e appollaiato su una sedia di legno mi squadra e poi .. mi chiede se voglio tagliarmi la barba .. probabilmente quando mi ha guardato ha visto che capelli ce ne sono pochi, meglio chiedergli della barba .. ha ha ha ..
A Durazzo trovo posto al Top View Hostel, proprio dietro al Museo Archeologico della città, e mi sistemoper essere pronto alle 19 all’incontro con Marsida, giovane attivista delle WFPW (donne per la pace nel mondo) che mi spiega quali azioni stanno intraprendendo in Albania, incontro sollecitato da Padova da Flora Grassivaro, vera regista di questi meeting parecchio interessanti.
Domani ancora in movimento ma con una metà di quelle super.
Ciao ciao