FA TANTO CALDO
La notte al Georgia on my mind hostel non è stata tranquilla; Giovanni è stato spostato in uno sgabuzzino pieno di tutto (anche bestiolini varie .. ) senza neanche una finestra, in dormitorio (al letto a castello superiore) si è sofferto molto il caldo, le moto parcheggiate in strada con minacce di chiamare la polizia da parte dei vicini sono state un assillo costante; insomma, al mattino decidiamo di cambiare e di andare in altra sistemazione.
Lo Sheni hostel che ci accoglie col suo parcheggio privato e coperto ci sembra un bijou, la stanza con tre letti tutti per noi (allo stesso prezzo del dormitorio dall’altra parte .. ) è perfetta, riusciamo a lavare in lavatrice tutta la roba sporca e soprattutto Roma (Andrea, di nome), gestore innamorato dell’ Italia e della Sua storia (ha anche giocato a calcio al Bari e alla Reggina!!) ci fanno subito innamorare della nuova location.
Il tempo passa a sistemare le nuove mappe sul Tom Tom, a mettersi in contatto con Federico Marretta che incontreremo in serata, a mandare mail alla Kawasaki per un check up completo alla moto.
Ed andrà a finire con l’arrivo di Federico nel tardo pomeriggio e con la Kawasaki Georgia che nella persona del Suo manager Alexander Asatiani mi invita ad un controllo gratuito per il mattino dopo: beh, insomma, niente male questa giornata , direi. La cena con Chakapuri (specialità locale a base di formaggio fuso) è poi la ciliegina finale.
In tutto questo mi sono dimenticato di dire, e mi sembra cosa non da poco, che qui a Tbilisi fa veramente molto caldo, un caldo afoso e appiccicoso che ricorda quello della nostra pianura padana, un caldo che nella immobilità della notte ci fa sudare oltre misura.
Ciao ciao.