GEORGIA
Primo: cani, tanti cani, milioni di cani macilenti (e pieni di pulci) che si grattano continuamente.
Secondo: la Georgia è verdissima ma tanti sono i pascoli (e le mucche) e poche le zone coltivate e per di più con piccoli appezzamenti (più grandi orti che piccoli campi) e non quindi con agricoltura intensiva.
Terzo: le strade per arrivare a Tbilisi sono di due tipi e cioè la superstrada o autostrada non a pagamento con asfalto fantastico a 2 corsie per senso di marcia e le altre strade dove Ti mandano ad un certo punto (almeno 3-4 volte) con manto stradale indescrivibile, caos di automezzi, polvere, e chi più ne ha più ne metta.
Quarto: quando sei per la strada normale, sul bordo, tutti vendono di tutto dagli ortaggi alla frutta, dai vasi alle amache, dalle sdraio alle pannocchie bollite o caldarroste in luglio!!
Ora siamo a Tbilisi, la capitale, dopo più di 400 km di tutto quanto raccontato sopra, e ci mancava anche che l’ostello prenotato su booking fosse il peggiore mai capitato a tutti e due: stanotte stiamo qui e domani vediamo se troviamo qualcosa di meglio.
Naturalmente si va comunque a mangiare .. ed ovviamente georgiano: i piccoli locali non mancano e speriamo stavolta di fare una buona scelta