11.10.2022

GEORGIA

Primo: cani, tanti cani, milioni di cani macilenti (e pieni di pulci) che si grattano continuamente.

Secondo: la Georgia è verdissima ma tanti sono i pascoli (e le mucche) e poche le zone coltivate e per di più con piccoli appezzamenti (più grandi orti che piccoli campi) e non quindi con agricoltura intensiva.

Terzo: le strade per arrivare a Tbilisi sono di due tipi e cioè la superstrada o autostrada non a pagamento con asfalto fantastico a 2 corsie per senso di marcia e le altre strade dove Ti mandano ad un certo punto (almeno 3-4 volte) con manto stradale indescrivibile, caos di automezzi, polvere, e chi più ne ha più ne metta.

Quarto: quando sei per la strada normale, sul bordo, tutti vendono di tutto dagli ortaggi alla frutta, dai vasi alle amache, dalle sdraio alle pannocchie bollite o caldarroste in luglio!!

Ora siamo a Tbilisi, la capitale, dopo più di 400 km di tutto quanto raccontato sopra, e ci mancava anche che l’ostello prenotato su booking fosse il peggiore mai capitato a tutti e due: stanotte stiamo qui e domani vediamo se troviamo qualcosa di meglio.

Naturalmente si va comunque a mangiare .. ed ovviamente georgiano: i piccoli locali non mancano e speriamo stavolta di fare una buona scelta

10.07.2022

MAMMA QUANTA ACQUA

Da Samsun a Trabzon sono solo 330 km ma passarli tutti sotto l’acqua non è proprio il massimo; e aggiungerne poi altri 210 fino a Batumi visto che non si può fare il preventivato campeggio e sempre sotto l’acqua rende la cosa ancora meno divertente.

Incontriamo moschee dal tetto dorato, anche loro sotto il plumbeo cielo che regala solo gocce penetranti (non sò la situazione adesso ma penso che in Italia farebbero proprio comodo!!), un piccolo squarcio di sole poco prima di arrivare in frontiera subito fugato da un nuovo scroscio ed una vista sul Mar Nero sotto coltri di nubi nere ma pur sempre di un bel azzurro.

A questo da aggiungere le due ore passate in frontiera, tra dogane turche e dogane georgiane, ed un ostello difficile da trovare, a dir poco “scrauso”, senza acqua calda e lontano da qualsiasi esercizio pubblico.

Ma dai, non penserete mica che siamo giù? Ma neanche per sogno .. questo è il viaggio e domani si arriva nella bella Tbilisi, capitale dello stato georgiano.

Evvai ..

09.07.2022

SAMSUN MA SENZA LA G

Bella la sveglia nella location trovata ieri .. e con il sole del mattino ancora più fantastica. Colazione autogestita e poi via per i 390 km che ci separano da Samsun, cittadina sul Mar Nero.

La strada scorre veloce sotto le ruote delle nostre cavalcature e sarà la doppia corsia che la fa assomigliare ad una autostrada, sarà l’andatura lenta, sarà che siamo rilassati fatto sta che spesso ci lasciamo andare per un momento (ma solo per un momento, eh ..) tra le braccia di Morfeo e siamo costretti a frequenti soste per cercare di svegliarci un pò.

L’arrivo a Samsun è nel primo pomeriggio e troviamo direi velocemente il Divan Otel, modesto alberghetto ma con il WiFi, l’aria condizionata, la possibilità di parcheggio ed .. un basso costo. Ma non hanno il POS che funziona e quindi dobbiamo spostarci verso una banca per ritirare lire turche: non Vi dico le risate e .. le bestemmie visto che tutte le indicazioni sono in turco (lingua che noi conosciamo benissimo, ovviamente !!

In serata usciamo per mangiare qualcosa ma grande è la nostra sorpresa quando ci accorgiamo che tutti i locali sono chiusi per una festività di cui non ricordo il nome; solo dopo una buona mezz’ora arriviamo nella piazza principale dove ci sono i McDonald, i Burger King ed un fast food locale: stavolta è andata così, purtroppo.

Domani tappa corta fino a Trabzon (Trebisonda), ancora sul Mar Nero ma molto dipenderà dal tempo (meteo): potremmo anche prolungare un pò per fare di nuovo del campeggio libero.

Ciao ciao.

08.09.2022

PRIMO CAMPEGGIO LIBERO (O SELVAGGIO CHE DIR SI VOGLIA)

Alle 7 scendiamo con tutti i bagagli e carichiamo; alle 8 colazione all’ ostello con tante cose buone, alle 8.45 partenza verso il ponte unisce l’Europa all’Asia con immancabile traffico congestionato.

La strada che va verso il mar nero passa all’interno ed è praticamente una autostrada non a pagamento, bella, con non tanto traffico ma tanto, tanto monotona.

Più divertente il tratto prima di arrivare a Zonguldak, in mezzo alle montagne e con tanti saliscendi in curva che sono la gioia di noi motociclisti.

Zonguldak, cittadina affacciata sul Mar Nero di 120 mila abitanti ha veramente poco da offrire e così decidiamo di lasciarla senza tanti rimpianti per trovare un posticino tranquillo in mezzo alla natura dove piantare le nostre tende. La scelta non si rivelerà tanto facile sia perchè le stradine a lato della strada portano tutte a piccoli centri abitati sia perchè non sempre di facile percorrenza. Ci imbattiamo anche, durante la ricerca, in un vecchi ponte sospeso che attira la nostra attenzione.

Alla fine siamo davvero fortunati e dopo una cinquantina di km da Zonguldak imbocchiamo una strada di campagna sterrata dove troviamo un posto che fa al caso nostro: montare le tende, preparare la cucina con due fornelli da campo e prepararci una ottima pasta con acciughe del cantabrico sarà un tuttuno.

La notte scorre tranquilla ma un pò freddina ma soprattutto con tanta umidità che si avverte parecchio in tenda. Ma che motociclisti siamo se ci preoccupiamo per un pò di umidità ..

Ciao ciao.

07.08.2022

GIORNATA INTERLOCUTORIA

Si dai, giovedi è stata una giornata di normale vita a Istanbul.

Al mattino Giovanni ritorna da Batur a GKN Motors Anlas e monta delle fantastiche HEIDENAU K60 (the best in the world ..); al pomeriggio ci facciamo un giro per BEYOGLU, il quartiere dove ci troviamo e passeggiamo in mezzo a migliaia di persone, per lo più turchi.

Abbiamo anche la fortuna di passare attraverso viuzze strette e scure dove i vecchigiocano tranquillamente a backgammon o chiaccherano seduti su sgangherate sedie impagliate.

Solita cena alla mensa davanti al Chillout Lya Hostel dove in due spendiamo poco meno di 5 euro.

Domani si riparte.

06.07.2022

FUNALMENTE UNA BELLA GIORNATA

Eh si, ieri è stata finalmente una bella giornata .. ed era ora, direi.

Dopo la colazione all’Old Town Hostel il proprietario ci comunica che purtroppo, avendo noi prenotato solo per due giorni, la stanza sarà occupata e noi dobbiamo spostarci. Poco male, troviamo un ostello in zona Beyoglu (sopra la torre di Galata, dall’altra parte di uno dei rami del Bosforo) e la scelta si rivelerà quanto mai azzeccata.

Azzeccata non perchè l’ostello sia migliore (siamo lì ..) ma perchè le persone qui fanno la differenza; il ragazzo che ci accoglie alla reception (Simone) è un tunisino-veneziano, qui fermo per qualche mese per guadagnare i soldi necessari a continuare il suo viaggio in bicicletta in giro per il mondo, ed il proprietario (Murad) è di una cortesia e di una disponibilità grandi; anche il quartiere dove ci troviamo è differente da Sultanahmet, per niente turistico ma più vivo, turco direi, e la gente del posto che ci vive da uno spaccato reale dell’esistenza quotidiana in una città di forse 20 milioni di abitanti.

Al pomeriggio io e Giovanni ci spostiamo nella parte asiatica (ed il passaggio sopra il ponte che unisce non solo metaforicamente l’Europa all’Asia è sempre emozionante) ed arriviamo al GKN Motors dove ci aspetta Batur per il preventivato cambio di catena, corona e pignone; il bravo Anas, il giovane meccanico, lavora alacremente e con perizia, levando prima con non poca difficoltà le parti usurate e sostituendole con quelle fornitemi dalla Kawasaki Italia: la chiusura della falsamaglia finale conclude l’opera. Poi Anas mi sistema anche la piastra porta pneumatici anteriore, danneggiata ancora a Lione l’anno scorso: gran bel lavoro. Foto di rito di gruppo in un esterno ..

In serata, ascoltando il consiglio di Simone, andiamo a mangiare non in un ristorante per turisti ma in una mensa per turchi, con cibo tradizionale turco (con tante verdure) ed alla fine, con tre portate a testa, spendiamo in tutto meno di 8 euro x tre persone compreso bere e dolce: alla faccia!!

A domani dunque e .. buona notte.

05.07.2022

SOSTA A ISTANBUL

Avevamo già programmato di fermarci un giorno a Istanbul (un pò per vedere la città, un pò per sistemarci dopo tre giorni intensi, un pò per lavare, etc etc ..) ma , sia per il cambio gomme di Giovanni sia per sistemazione trasmissione della Kawasaki probabilmente ci fermeremo di più.

Inoltre dall’Italia (grazie Pietro) ci giunge notizia che le frontiere terrestri russe riapriranno il giorno 15 luglio e quindi è del tutto inutile arrivare troppo presto in Georgia per dover poi aspettare.

Ci sistemiamo quindi in ostello , laviamo qualche capo e ce la prendiamo comoda; la sistemazione dei social poi ci prende parecchio tempo e altro ne va per i contatti con aziende di pneumatici e Kawasaki.

Insomma usciamo dalla nostra camera solo nel tardo pomeriggio ma la luce per le foto è oggettivamente molto bella e così gli scatti alla fontana di Ahmet, alla moschea Blu, ad Aghia Sofia, al piccolo mercato di fianco alla piazza si sprecano e viene presto l’ora di cena che consumeremo con “dedizione” in un piccolo ristorante con cibo tradizionale in Akbiyik Caddesi: stasera ci concediamo anche una birra turca!!

Dura la vita del motociclista!!

04.07.2022

ISTANBUL

Dopo 3 ore di dormita profonda ( .. hi hi hi ..), con Giovanni ancora arrabbiato per la salassata della notte, partiamo in direzione della Turchia e decidiamo, contrariamente a quanto inizialmente preventivato, di utilizzare parzialmente anche l’autostrada. Il traffico in uscita da Sofia è pesante ma non caotico e ci ritroviamo sulla strada di Plovdiv in un a mezz’oretta.

Tanto caldo, tanta afa ci costringono a fermarci spesso in qualche stazione di servizio per ristorarci ma comunque alle tre del pomeriggio siamo in frontiera tra Bulgaria e Turchia; dopo l’esperienza di ieri siamo preparati al peggio ma qui le cose hanno una maggiore organizzazione: sia da una parte che dall’altra ed il tutto si svolge abbastanza rapidamente.

Soltanto al terzo controllo, quello della dogana, la ragazza mi chiede l’assicurazione della moto e quando gliela mostro mi dice che non va bene e di andare alla assicurazione turca. Insomma mancava solo la carta verde e quando mostro quella tutto si risolve velocemente.

Ancora 4 ore ( di cui una in mezzo al traffico di Istanbul alla fine di una giornata lavorativa .. cioè veramente impazzito!) e arriviamo al Old Town Hostel dove possiamo farci una bella doccia e prepararci finalmente, dopo 3 giorni, ad una bella mangiata di carne turca: ci voleva proprio.

Domani si resta qui, Giovanni per un cambio gomme ed io per trovare una filiale Kawasaki dove cambiare corona, pignone e catena (che ho con me!!)

Ciao ciao.

03.07.2022

L’aggiornamento non sta andando come vorrei ma effettivamente gli inconvenienti incontrati in questi primi giorni di viaggio sono stati parecchi e non c’è stato materialmente il tempo per scrivere gli articoli.

La prima sera non c’era wifi, la seconda siamo andati a letto alle 3 e alle 6 siamo ripartiti e ieri ci siamo concessi finalmente un pò di tempo per noi e per dormire.

E allora eccomi qua a raccontare cosa è successo in questi ultimi due giorni.

Domenica 3 luglio era cominciata bene, con sveglia alle 6 e prima colazione in stazione di servizio con tutta tranquillità .. e anche buona. Poi via su una bellissima stradina incorniciata da montagne verdi, tutta curve e saliscendi, una vera goduria per noi motociclisti. In pianura croata attraversiamo tanti paesini (ricordo che noi non entriamo in autostrada) lindi e puliti, con le case tradizionali tutte disposte lungo la via principale e poca gente incontrata ( è domenica ed è ancora presto). La frontiera tra Croazia e Serbia scorre veloce ed in Serbia possiamo notare una maggiore vivacità nelle strade e nelle piazze, forse una qualità della vita di un livello più basso ma con tanta gente: anche i centri che incontriamo sembrano più “grossi”. Superiamo Belgrado passando sopra al Danubio e sul far della sera, ad una cinquantina di km dalla capitale Sofia, incontriamo la frontiera con la Bulgaria; avete presente una bolgia dantesca? Migliaia di auto targate NL, D, F, A, CH, B che strombazzano a più non posso, 20 file che devono concentrarsi poi su sole 5, tutti che sbraitano e si spostano da una fila all’altra cercando di fregarsi uno con l’altro .. dopo più di un’ora di questo caos arriviamo al border serbo, consegniamo i documenti e poi via .. verso altre file per la frontiera bulgara .. e tutto sole un sole, calante si ma ancora caldo e con tanta umidità: siamo stravolti.

In tutto questo, a pochi metri dalla dogana, un signore ci fa notare che la gomma posteriore di Giovanni sembra bassa; pochi minuti ed è sgonfia del tutto. La carichiamo su un carro attrezzi e correndo come dei pazzi nella notte via verso Sofia. Nel frattempo la mia catena, troppo lasca, esce e mi fermo per rimetterla su (per fortuna avevo tutti gli attrezzi). Non racconto tutti i particolari delle vicissitudini di Giovanni al Servis: praticamente dopo 4 ore (e alle 3 di notte) e lo sversamento di 150 € per il carro attrezzi e 120 € per cambio gomma riusciamo ad arrivare allo Elite Spetema Hotel dove, al quarto piano e senza aria condizionata, ci addormentiamo come angioletti .. si fa per dire.

Bella giornata.

02.07.2022

PARTITIIIIIIIIII ..

Ebbene si, oggi sabato 2 luglio , insieme al mio amico e compagno Giovanni Cellini, sono ripartito da Pontelongo con la Kawasaki Versys-x 300 adventure carica come non mai. Obiettivo: concludere il ALL AROUND THE WORLD TWO, il mio sogno di viaggio attorno al mondo interrotto lo scorso anno causa Covid.

Anna come sempre è con me ben prima dell’alba e il lungo abbraccio che ci scambiamo non basterà di certo a colmare il dispiacere per questo lungo distacco .. ma almeno lo mitiga un pò.

Già alle cinque ed un quarto sono giù a caricare le ultime carabattole sulla moto e vedo passare 3 motociclette; non ci ho fatto tanto caso , un pò ancora assonnato ed un pò nella poca luce dell’alba nascente. Quando sono poi arrivato in piazzale (leggermente in ritardo per problemi nella vestizione ..) c’erano gli amici della Banda dei Viaggiatori (naturalmente erano loro passati sull’argine poco prima) con il caffè pronto sul fornelletto a gas e la Sbrisolona da gustare sul posto. E c’erano anche Giorgio e Rolando, gli amici di sempre, a regalarmi un’emozione ancora più forte!!

Appena arriva anche Giovanni si parte e non stò qui a raccontarVI i successivi 630 km non di autostrada fino a Pleternica, in Croazia, dove troviamo un bellissimo appartamento con tre letti e dove ci facciamo un buon risotto di funghi prima di crollare a letto.

Sono le 23, la prima fantastica, lunga, dura, emozionante giornata della nuova avventura volge al termine; per le foto bisogna aspettare domani.

Ciao ciao.