08.03.2023 CASCATE, CANYON E PISTE

Grande giornata quella odierna, con un assaggio della bellezza della Tunisia che mi ha lasciato incantato.

Dopo la colazione più o meno solita mi appresto a partire; ieri pomeriggio ho lavato l’intimo e così mi vesto quasi normalmente con un paio di jeans, maglietta e le protezioni sopra. Parto in direzione nord di Tozeur e subito una strada che passa dentro un’oasi mi viene incontro: bella sensazione. Poi un lungo stradone verso le montagne in lontananza, con cartelli che raccomandano di fare attenzione all’attraversamento dei dromedari.

All’ inizio della salita delle montagne di fronte a me si apre un bel canyon e pochi kilometri dopo vedo l’insegna per la “grande cascade” ;volto velocemente la moto e giù fin dove si può, fin dove delle bancarelle impediscono di proseguire. A piedi quindi vado ancora più giù e vengo ripagato dal rumore di una argentina cascata da cui scende una bella acqua cristallina. Alle bancarelle non posso esimermi dal prendere un buon te al rosmarino .. e già che ci sono prendo anche cinque litri di benzina (algerina mi viene precisato, non sò se meglio o peggio di quella tunisina), che mi viene portata con 3 bottiglie da 1,5 lt ed una da 1/2 lt (e messa nel serbatoio con una da mezzo litro senza fondo che serve da imbuto con un pezzo di stoffa a fare da filtro antisporco .. mah, speremo ben).

Supero Tamerza (non vado all’altra cascata, una basta e avanza) e proseguo invece per Mides, dove trovo Khalil che mi farà da ottima guida nella visita al grande canyon che arriva appunto fino a Tamerza. Prima una passeggiata da sopra per vedere anche il vecchio villaggio di Mides abbandonato tanti anni fa per una pioggia torrenziale; poi giù lungo le ripide pareti fino a camminare sul fondo del canyon; gran bella sensazione, davvero.

E’ ormai passato mezzogiorno da un pezzo quando riparto alla volta di Redeyef, una ventina di km più avanti, per prendere una delle strade mitiche per i motociclisti che arrivano in queste zone: dopo la disfatta di El Alamein le truppe dell’ asse si ritirarono verso la Tunisia e per non farsi imbottigliare il Generale Erwin Rommel fece costruire questa strada sul fianco della montagna, lastricandola in parte con grandi lastroni di cemento (per far passare i panzer rimasti). Il paesaggio è stratosferico, il silenzio assoluto, difficoltà poca a parte un pò la pendenza e i sassi in alcuni punti. Il problema è trovarla perchè a Redeyef ben pochi sembrano conoscerla (e meno ancora la percorrono). Ah, incredibilmente la pista parte proprio dal mezzo di una grande discarica fumante .. e che puzza!!

Stasera ultima in Tunisia; domani si parte in direzione della frontiera con l’ Algeria (la tappa prevede Tozeur-El Oued, circa 160 km fino all’ hotel El Medjaf) e devo dire che un pò di apprensione ce l’ho: speriamo non ci siano sorprese e tutto vada per il meglio, dai!!

Ciao ciao.

Maurizio

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