Il sorgere del sole mi coglie già nel deserto da oltre 40 km e gli unici a farmi compagnia sono diversi gruppi di cammelli liberi (con tanti piccoli) e due camion che procedono in senso inverso. Il sole che sorge dietro le ultime dune di sabbia a poco a poco mi scalda perchè faceva proprio freddino stamattina.
La RN6B è una bella strada come asfalto ma assolutamente monotona; alle dune si sostituiscono basse montagne ma per il resto lunghi rettilinei e attorno deserto di sabbia o sassi.
La meraviglia arriva negli ultimi 10 km quando le montagne vengono attraversate e l’andamento in mezzo a rocce verdi e nere (probabilmente molto ricche di minerali) è divertente e gratificante per il guidatore.
Poco dopo mi immetto nella Route National 6 e non la lascerò fino a El Bayadh; l’unica nota da riportare è il forte vento laterale che mi costringe ad abbassare la visiera del casco.
Intorno alle 14.30 arrivo in questa cittadina algerina dove la Fancyellow Agency mi ha prenotato l’hotel El Nadjem, un vecchio albergo un po’ datato ma con tutto quello che serve.
Non so se mangerò al ristorante del Nadjem o se cercherò qualcosa nei dintorni a piedi: deciderò stasera.
Domani tappa a Djelfa, intorno ai 300 km: vorrà dire che me la prenderò calma.
Ciao ciao.
Maurizio
p.s. avevo chiuso ieri con la domanda se sarà ancora deserto o no. Risposta: non è più il deserto di sabbia ma la vegetazione resta poca, bassa e ancora ci sono tanti sassi (che col tempo, migliaia di anni, l’erosione renderà .. sabbia!!). Per quanto riguarda l’inurbamento pochi villaggi e molto distanti tra loro.