Eh si, il tempo passa e da oggi anch’io entro nel mio sessantottesimo anno di età. E se non fosse che non posso condividere questa gioia con la mia adorata Anna la location sarebbe eccezionale: mi alzo infatti alle 5.30 ed a piedi vado sulle dune qui fuori per vedere il sorgere del sole. Fantastico!!
In Italia sono gia quasi le 8 del mattino ed il telefono diventa bollente per i tanti amici che mi fanno gli auguri: continuerà tutto il giorno ..
Saluto Monsieur Mohamed e parto per questi quasi 400 km che mi separano dall’ altro villaggio, oltrettutto più a sud, che a ragione si può considerare anticamera del deserto: M’Hamid el Ghizlane infatti, è proprio all’ inizio delle dune color ocra che si estendono per kilometri e kilometri.
Passo tanti paesini di magari poche case ma quasi tutte del colore della terra, costruite, come ho già detto, con paglia e fango; sono talmente belli e talmente diversi da quanto abbiamo in Europa che sarebbe da fermarsi ogni momento. Ovviamente non posso e così alle 14.30 sono già al cafe restaurant Azawad dove ho appuntamento col gestore del Ayour Camp, Monsieur Brahim.
I 2,5 km che separano il camp dal paese sono manco a dirlo di terra battuta e sabbia ma, insomma, nonostante le mie non grandi capacità di guida riesco a tenere il passo della nuova Toyota di Brahim ed arrivare senza incidenti allo spartano Ayour: le piccole abitazioni di fango sono proprio a ridosso delle dune (che sembrano entrare nella stanza), non c’è spina nè acqua (per lavarsi e andare in bagno bisogna portarsi nel complesso principale a una quarantina di metri in mezzo alla sabbia), bisogna portarsi l’acqua da bere, sono il solo ospite e .. non abbiamo nulla vicino: insomma, un novello Robinson Crusoe!! Dai, sto esagerando, è una battuta ..
In compenso mi fanno la cena (tajine naturalmente) e la colazione e chiederò anche a Brahim per un giro a dorso di cammello domani mattina.
Adesso vado a lavare un po’ di roba e a ricaricare il telefono nel complesso principale .. di connessione neanche parlarne!!
Ciao ciao.
Maurizio
p.s. le foto appena avrò una connessione migliore