13.03.2023 L’ OASI DI TIMIMOUN(E)

Ieri sera dopo cena mi sono messo a sistemare sito e FB con le foto che , per difficoltà nella connessione, non ero riuscito a caricare a Ghardaia; praticamente ho finito verso mezzanotte e con i 650 km sotto il sole cocente ero veramente stanco: ho dormito come un ghiro.

Lo so che lo dico quasi ogni giorno ma sono veramente piacevolmente stupito delle abbondanti colazioni che mi aspettano ogni mattina .. e per uno che non mangia a mezzogiorno sono proprio il toccasana.

Stamattina ho deciso di andare a piedi verso il “centre ville” se così si può chiamare ed ho così modo di vedere le case rosse e le strette vie con sabbia (rossa) che formano l’agglomerato di Timimoun, tutte case al massimo di due piani.

Arrivato all’ incrocio con semaforo che è praticamente il centro città decido di prendere un po’ di soldi in banca; l’ATM non accetta le mie carte italiane e quindi devo entrare per cambiare soldi (50 €): ragazzi, le comiche, non per prendere in giro eh, ma realmente le due ragazze , essendo abituate alla scrittura araba, ci mettono letteralmente ½ ora per capire nome, cognome e data di nascita!!

Comunque tutto bene e mi avvio verso il souk, il mercato coperto, che si rivela un bel evidenziatore di vera vita dell’oasi, un campionario di attività di tutti i tipi. Materassaio, addestratori di uccelli, venditori di stoffe e vestiti, di Kajal ed Hennè, di frutta, verdura, sabbia del deserto, di carne macellata all’ araba (cioè praticamente intera o a grossi tagli), di acqua, di articoli da cucina .. insomma, realmente di tutto .. ed il 90 °/° della gente (uomini o donne) vestiti come dei Tuareg.

Per me occidentale fantastico da vedere e sentire e .. fiutare.

Nel pomeriggio prendo la moto e vado a fare un giro a nord di Timimoun (su consiglio di Said, il gestore del Akham ‘n Timimoun) per visitare una serie di villaggi tra oasi e deserto e avrò così modo di passare attraverso sonnolente case rosse ed anche qui vie di sabbia; ad Aghlad poi, oltre a passare in mezzo alle dune ho anche la fortuna di trovare 4-5 vecchi ksar diroccati che testimoniano l’antica potenza di questi posti.

E’ tardo pomeriggio e sto scrivendo; stasera penso di uscire a piedi ed andare a mangiare vicino al souk. Ci sono alcuni locali che ho visto fanno da mangiare per i locali e voglio proprio provare: speremo ben ..

Mi sono dimenticato di dire che da quando sono in Algeria non ho incontrato un turista in moto e che qui, in particolare, non ho ancora visto un turista .. neanche senza moto!! Ma mai, in tutti questi giorni, mi sono sentito a disagio: mi muovo normalmente, saluto (e la gente mi saluta) ed anche i poliziotti di gendarmerie e surète ai posti di controllo si sono sempre dimostrati gentili. Finora, per me, ottima e bella Algeria.

Ciao ciao.

Maurizio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *