Saint Jean Pied de Port – Leon 502 km 10 ore
Come l’anno scorso il Passo di Roncisvalle è coperto dalle nuvole e la pioggerellina che fitta fitta ha bagnato tutte le cose sulla moto (ed anche il sottoscritto, ovviamente ..) mi accompagnerà fin oltre il confine spagnolo; ovviamente nessun controllo Covid e tanti tanti “camin .. atori” sul percorso. Scendo lungo una bella strada che costeggia il torrente Erro, tra boschi nativi e casette isolate, e arrivo fin quasi a Pamplona. Le pale eoliche sulle sommità delle colline della Navarra si inseriscono in paesaggi mossi e coltivati, ogni tanto qualche castello o fortificazione a far da contrasto con l’azzurro del cielo.
Comincia a far caldo e la strada da percorrere da Logrono in avanti è abbastanza noiosa: gialli campi di grano (alcuni già mietuti altri ancora con le messi ondeggianti al vento) si alternano a coltivazioni di soia; bello l’incontro con un gruppo di gipeti che roteano sopra alla moto (ou, non sò gnancora morto ..) prima che il Tom Tom mi faccia prendere una stradina che costeggia il sentiero percorso dai pellegrini del Real Camino, una goduria di curve e controcurve che oltretutto mi fanno risparmiare un bel pò di km nel trasferimento verso Leon.
Arrivo nel tardo pomeriggio e Jesus, l’amico motociclista che mi ospiterà stanotte, ancora non ha finito il suo turno al ristorante: Jesus è infatti titolare col papà di un famoso ristorante (l’Asador di Paseo Salamanca) e , finite le faccende di lavoro, mi accompagna in vista al Parador, prima ospedale per i pellegrini, poi carcere durante la guerra civile spagnola, ora albergo di lusso 5 stelle L: un aperitivo nella terrazza dell’albergo e via a casa a gustare la cena con maialino e cordero, specialità della casa!!
A letto presto .. domani trasferimento a Vigo per l’incontro con l’altro grande amico spagnolo Josè Luis ..