Uscire da Lisbona e dalle sue periferie richiede più di un’ ora per superare le 327 rotatorie ed i 79 semafori che incontro: uno sfinimento autentico!!
Come avrete capito non si è liberato un posto alla Pousada de Juventude di Lisbona e come se non bastasse ce ne sono alla Pousada di Coimbra ma solo per le ragazze!!
Guardo un po’ su internet sia booking sia Google Maps e decido per la Pousada de Juventud di Castelo Branco, più o meno all’ altezza di Coimbra ma più spostato verso la Spagna.
Poco da dire sul percorso se non che probabilmente sto vedendo la parte meno turistica (e quindi più autentica) di questo territorio portoghese .. e questo mi piace molto. E bello anche il grande lago che incontro poco prima di arrivare a Vila Velha de Rodao ..
A Castelo Branco, cittadina di 55.000 anime non lontano dal confine spagnolo, sede episcopale e con dei magnifici giardini con anche alberi parecchio rari (domani, se non piove vado a vederli!!) c’è la scuola professionale che prepara gli artigiani nella tradizionale manifattura delle “colchas”, coperte ricamate di influenza orientale.
Faccio appena in tempo ad arrivare che comincia a piovere e anche quando esco a mangiare una pizza continua a scendere acqua e me ne torno in camerata bello zuppo. Visto che c’è poco da scrivere faccio una considerazione (ogni tanto le faccio, lo sapete) ..
Uno degli aspetti che più mi piacciono dei miei viaggi, oltre alla tante meraviglie che ho la fortuna di vedere ed assaporare, sono gli incontri con le persone; è un vero piacere parlare e farsi raccontare le tante storie particolari di connazionali all’ estero per i motivi più disparati (non solo turisti) o di residenti con cui entri in contato nelle situazioni a volte più strane.
In questo viaggio ho conosciuto proprio tanta gente, da Mahmoud, tunisino-francese, che mi ha anche aiutato a spedire a casa due tappeti, a Abdul e Salim che a Ghardaia sono stati i miei angeli custodi, da Benoit giovane motociclista francese alla ricerca della sua identità girando il mondo a Tino Massaro che non vedevo da 27 anni e che mi ha riportato indietro con i ricordi, da Marleene ed Andree, olandesi alla prima esperienza fuori dall’ Europa agli ormai amici Sonia/Matteo e Angela/Alberto che di sicuro ritroverò al ritorno in Italia e poi molti di quanti mi hanno ospitato e che forse non rivedrò mai più: una umanità varia che ha lasciato una traccia dentro d me e mi ha di sicuro aiutato a conoscermi meglio, persone vere, autentiche .. persone, appunto!!
Domani sono ancora qui (come al solito sistemazione moto per l’ultima volta, spero, lavaggio intimo per l’ ultima volta, spero, relax e tranquillità prima di affrontare l’ ultima settimana di viaggio).
Stanco veramente no, voglioso di ritornare assolutamente si ..
Ciao ciao.
Maurizio